Amato baccalà,
per ogni età...
12/07/2008 - Parlerò di quel meraviglioso merluzzo che, messo a seccare al sole del Nord Europa; prende il nome di "baccalà". E' stato considerato a lungo piatto dei poveri, sia per il basso costo che per la facilità di conservazione. Fu importato in Italia grazie ai Borboni che lo facevano depositare presso i paesi della zona vesuviana, prima di inviarlo in lungo e in largo, per tutto il Regno delle Due Sicilie. Tra i paesi partenopei, quello che porta avanti la tradizione è Somma Vesuviana dove, ancora oggi, si celebra un'importante festa, interamente sovvenzionata dalla Norvegia, paese consacratosi maggiore esportatore. Un' altra grande estimatrice del baccalà è la provincia di Messina. La benevolenza verso il prodotto nacque dopo il terremoto del 1908, quando una flotta di navi russe prestò soccorso con stive ripiene di baccalà! Infine, amo ricordare un noto medico Beneventano, l'indimenticabile Gigino La Polla, che usava spesso affermare, scherzosamente, come la passione per il baccalà concidesse con l'inizio della vecchiaia. Se questa teoria fosse vera, dovrei constatare, con rammarico, di essere nato vecchio!